L'importante è che la morte ci colga vivi (Marcello Marchesi)

"L'importante è che la morte ci colga vivi" (Marcello Marchesi)

giovedì 13 giugno 2013

I CITTADINI DI SIENA, VOTANO MA NON SCELGONO NULLA: IL CASO FONDAZIONE MPS

Il Cotec – Fondazione per l’innovazione tecnologica e il CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche hanno in comune il presidente, cioè l’esponente del Pd Luigi Nicolais. Il Cotec è una fondazione politica che come le quasi tutte le altre non pubblica l’elenco dei finanziatori. Il che, come abbiamo visto e come ha documentato Report, potrebbe innescare storie misteriose sul rigiro di soldi e sulla cattiva gestione del potere che potrebbero nascere. Tra i soci fondatori del Cotec troviamo, tra le persone fisiche, Giuliano Amato, una sorta di prezzemolo della galassia cultural/politica, e la Fondazione MPS. Sarà un caso che Nicolais fosse presente a Siena il 12 giugno per l’iniziativa dal titolo “Trasferimento tecnologico nell’area biomedica: dalla ricerca di base all’impresa” in programma a Siena tenuta presso l’Auditorium di Siena Biotech?
All’iniziativa è seguita l'inaugurazione della nuova sede dell'Unita' Operativa di Supporto (UOS) dell'Istituto di Fisiologica Clinica (IFC) del CNR di Siena, attiva nel settore dell'oncologia sperimentale. Sempre per caso,   nell’articolo di oggi di un quotidiano locale Nicolais avrebbe espresso il desiderio (sempre che non abbiamo inteso male) di accelerare una collaborazione con Siena Biotech (intento lodevole, una bella realtà della ricerca in crisi a causa di una gestione finanziaria sconclusionata), legandolo in qualche modo a uno dei posti che il nuovo Statuto della stessa Fondazione intenderebbe riservare a  soggetti non ancora precisati. E sempre per caso, il giorno dopo arriva la conferma dell’entrata in vigore del nuovo Statuto di Palazzo Sansedoni che recita (ove interessa a Nicolais) “due membri nell’ambito di altrettante terne di nominativi proposte rispettivamente da organismi regionali, nazionali o internazionali, individuati dalla stessa Deputazione Generale, operanti nei campi dell’Arte e della Cultura, della Ricerca Scientifica, dello Sviluppo Economico, della Tutela dell’Ambiente e del Paesaggio, della Cooperazione Internazionale, che abbiano rilevanza strategica per lo sviluppo del territorio di riferimento della Fondazione”.
Così il pregevole intento dichiarato di allontanare la politica dalla Fondazione è naufragato miseramente prima ancora che si proceda alla designazione dei membri della nuova Deputazione, e il fatto che i cittadini vadano a votare per scegliere chi dovrà decidere del loro futuro diventa una cosa sostanzialmente inutile perché il potere sta di casa altrove. Forse non è un caso legato all’approvazione di un bilancio che il comune sia stato commissariato: forse solo così, senza un referente del popolo e senza un responsabile, visto che il commissario Laudanna passerà alla storia senese proprio per la sua invisibilità, si poteva gestire una transizione che avrebbe cambiato il mezzo con cui una cupola politica gestisce una banca senza pagare dazio.
Sarà solo un caso ma, da quando esiste, solo oggi il Cnr si occupa di aprire una sua struttura in provincia di Siena. Ma Nicolais dovrebbe saper benissimo che in un paese democratico il conflitto di interessi proibirebbe che un referente di un soggetto beneficiato dalla Fondazione ne diventasse membro, anche se attraverso lo “schermo” di un terzo soggetto. Un discorso generale sulla cosiddetta Seconda Repubblica che ha di fatto ridotto gli spazi e le regole di democrazia in Italia ci porterebbe molto lontano, ma questa è la realtà in cui viviamo. Fin dal ritorno a Siena di Franco Ceccuzzi, “promosso” dal partito da deputato a sindaco, è iniziata la lunga marcia per togliere la parola Siena dall’insegna Monte dei Paschi.

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