L'importante è che la morte ci colga vivi (Marcello Marchesi)
"L'importante è che la morte ci colga vivi" (Marcello Marchesi)
venerdì 20 aprile 2012
SEGNI DELLA CRISI
Gillette ha cominciato da un mese circa una campagna pubblicitaria sulle sue lamette per ricordare agli uomini (sigh!) dotati di barba che quando la striscia bianca posta sopra le lamine si consuma è ora di cambiare lametta. Le vendite sono infatti calate (e da qui l'urgenza della pubblicità) per il fatto che, per risparmiare, sempre più uomini usano la lametta super-consumata: due tagli di barba in più significa almeno 1 confezione da 10 euro di lamette di ricambio risparmiata ogni sei mesi (poi dipende dalla frequenza con cui ci si fa la barba). Per notare un rispasrmio su una cosa talmente particolare vuol dire che i tempi sono veramente tristi!
PERCHE' PAGA CHI NON HA FATTO IL DEBITO?
Provate a immaginare: stiamo pagando, soffrendo (e gente addirittura si suicida) per ripagare un debito da noi NON contratto e di cui molti nemmeno capiscono le dinamiche.
Noi ne riceviamo solo gli effetti. I grandi dell’economia invece, dopo aver speculato alla grande, si limitano a dimissioni (nel migliore dei casi spontanee) e a buonuscite miliardarie. Nelle aziende private come anche in caso di fallimenti di Stati.
Ripaghiamo debiti contratti per investimenti sbagliati. BoT venduti (anni fa) e che adesso si devono pagare. La domanda ritorna: A CHI E ancora il ritornello: perchè noi?
Perchè proprio la pensionata che si è uccisa dopo aver perso un terzo della pensione a causa delle misure di austerity che fanno piangere la Fornero (poverina!)? Scommettiamo che capiva di spread quanto la scrivente capisce del momento angolare?
Non solo: ma un privato, quando acquista vuole sapere anche da chi in modo da tutelarsi. Lo stesso dicasi per chi vende il quale, per obbligo di legge, è costretto a dare garanzie.
Non così, evidentemente per la finanza internazionale, soprattutto considerando che chi si trova dall’altra parte della barricata (queste entità amorfe che dirigono ormai i nostri passi) possono permettersi di avere oltre a qualche informazione riservata (che in teoria non dovrebbero usare a loro vantaggio, ma ormai non ci crede nessuno) anche qualche possibilità di manovrare i parametri che regolano il mercato, magari con qualche speculazione mirata al proprio lucro. Tanto, poi, pensate forse che una popolazione ignara sia in grado di reagire?
Rossana Prezioso su http://www.trend-online.com/
IL PENOSO MILIARDARIO ACCATTONE
Certamente, se si fosse negli Stati Uniti, sarebbe stato condannato al carcere per immediatamente dal giudice del processo. Cambiare la versione da raccontare ai giudici nei paesi anglosassoni è un reato ben peggiore del reato commesso: davanti alla giustizia si dice la verità o si tace. Cambiare non si può. Ma per la soddisfazione dei mass media, che così hanno da raccontare un altro penoso capitolo di un miliardario accattone di nome Berluskazz, ecco che dal circus mediatico del regime pubblicitario esce fuori la versione "BURLESQUE": un piccolo avvocato tragicomico che passa nottate compulsive al computer è l'identikit perfetto del suggeritore, che ci viene da dubitare che il Berluskazz abbia una pallida idea di cosa sia il burlesque.
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martedì 10 aprile 2012
LE RUBERIE LEGALIZZATE DEI RIMBORSI ELETTORALI
COME VOLEVASI DIMOSTRARE, IL CONTEGGIO DE IL FATTO QUOTIDIANO CONFERMA CIO' CHE ANDIAMO SCRIVENDO DA ANNI SUL COSTO DEI RIMBORSI ELETTORALI:
"Oltre 2 miliardi e 253 milioni di euro per le tornate elettorali dal 1994 al 2008. Le elezioni del 2008 sono costate allo Stato oltre 503 milioni di euro, mentre i partiti hanno sostenuto spese accertate di poco più di un quinto, circa 110 milioni. La differenza, evidentemente, è rimasta nelle loro casse".
LA FINTA OPERAZIONE TRASPARENZA SERVE SOLO AI SEGRETARI DI PD, PDL E UDC PER DISTOGLIERE L'ATTENZIONE DAL FATTO CHE VENGONO CONSEGNATI IN MANO AI PARTITI TROPPI PIU' SOLDI RISPETTO A QUELLI VERAMENTE SPESI. E SICCOME LE SPESE SONO SOSTENUTE DALLE SINGOLE SEGRETERIE PROVINCIALI A CUI NON VIENE RITORNATO NULLA INDIETRO, I BOSS DEI PARTITI SI MANGIANO VERAMENTE TUTTO IL BEN DI DIO CHE SI SONO REGALATI CON LA LORO LEGGE TRUFFA.
Con la trasparenza vorranno fare come con le fondazioni: avere in mno uno strumento legale con cui non dover rendere conto a nessuno dei soldi che si rubano e di come li spendono. Chiaro?
"Oltre 2 miliardi e 253 milioni di euro per le tornate elettorali dal 1994 al 2008. Le elezioni del 2008 sono costate allo Stato oltre 503 milioni di euro, mentre i partiti hanno sostenuto spese accertate di poco più di un quinto, circa 110 milioni. La differenza, evidentemente, è rimasta nelle loro casse".
LA FINTA OPERAZIONE TRASPARENZA SERVE SOLO AI SEGRETARI DI PD, PDL E UDC PER DISTOGLIERE L'ATTENZIONE DAL FATTO CHE VENGONO CONSEGNATI IN MANO AI PARTITI TROPPI PIU' SOLDI RISPETTO A QUELLI VERAMENTE SPESI. E SICCOME LE SPESE SONO SOSTENUTE DALLE SINGOLE SEGRETERIE PROVINCIALI A CUI NON VIENE RITORNATO NULLA INDIETRO, I BOSS DEI PARTITI SI MANGIANO VERAMENTE TUTTO IL BEN DI DIO CHE SI SONO REGALATI CON LA LORO LEGGE TRUFFA.
Con la trasparenza vorranno fare come con le fondazioni: avere in mno uno strumento legale con cui non dover rendere conto a nessuno dei soldi che si rubano e di come li spendono. Chiaro?
domenica 8 aprile 2012
F35? NO GRAZIE!
Continua la polemica, perchè ci sono forti interessi affinchè l'Italia si indebiti per oltre 25 miliardi di euro, per acquistare 130 F35, cacciabombardieri che non ci serviranno a nulla, perchè il nostro paese non deve attaccare nessun nemico e anche la nostra costituzione lo vieta. Probabilmente c'è in giro gente che non su afrebbe scrupolo di uccidere un ministro che si opponga alla cosa, e certamente l'attuale ministro della difesa è uno dei corresponsabili dell'operazione in atto, che vorrebbe andare in porto nonostante l'accanita contrarietà degli italiani. Sul Fatto Qutidiano di oggi veniamo a sapere che l'ex ministro Antonio Martino sventò tra il 2001 e il 2002 il tentativo, in cui la famiglia Agnelli pare potesse guadagnare 500 milioni di euro, una follia! di far compare all'Italia 175 inutili Airbus A 400 M, che di nessuna utilità sembra che fossero per l'esercito italiano. Attenzione, gente: quelli non demordono mai, e dalle casse dello Stato possono far uscire soldi a bizzeffe per comprare il consenso del popolo...
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sabato 7 aprile 2012
FINANZIAMENTO PUBBLICO AI PARTITI? COSA STAI DICENDO?
Le ultime vicende di Lusi e della Lega dimostrano che i soldi che i partiti si sono attribuiti come rimborsi spese elettorali sono troppi e non servono a coprire i costi sostenuti nelle campagne elettorali. La solita ipocrisia di Casini e C. chiede una legge di trasparenza delle spese che i partiti sostengono, ma è pura disinformazione. Che ci importa di come spedono soldi che non gli appartengono solo perchè si sono fatti una legge truffa per aggirare il referendum che gli aveva già tolto le passate prebende? Se i rimborsi elettorali vengono usati per acquistare appartamenti, porche, titoli di studio vuol dire che non servono, se non in minima parte, a rimborsare costi di sopravvivenza di chi si impegna in una campagna elettorale. fine della corsa, Casini!
venerdì 6 aprile 2012
VERONESI NON MOLLA, E SUBITO DUE INCIDENTI NUCLEARI IN FRANCIA
Certo è che il vecchietto terribile Umberto Veronesi appena ha provato a rialzare la testa sull’argomento “nucleare” non è stato assistito dalla fortuna. Non pago della delusione dell’abortita agenzia che doveva guidare, grazie agli italiani che col referendum hanno decretato la chiusura ingloriosa dell’avventura della seconda era atomica italiana, pochi giorni fa se ne è uscito fuori con l’Associazione “Galileo 2001 per la libertà e la dignità della scienza”. Un centinaio di cervelloni suoi amici hanno firmato una lettera-appello per riaprire la partita del nucleare in base a considerazioni di sviluppo energetico e di liberazione dai pregiudizi antinuclearisti. Evocando un bilancio “senza connotazioni emotive” che ridimensioni la portata del disastro di Fukushima che peraltro, come tutti sanno, potrà vedersi calcolato l’importo totale dei danni provocati solo fra 50 anni. Quindi il nucleare è pulito e sicuro, secondo il Veronesi, che dell’associazione ne è naturalmente presidente onorario. Puntuale come una condanna a morte, dalla Francia sono subito venute due cattive notizie per lui e il suo club della morte. Ecco il comunicato del colosso francese Edf (quello che voleva costruire quattro reattori nel belpaese insieme a Belusconi): “La fuga da un giunto del circuito di raffreddamento del reattore 2 della centrale nucleare di Penly (Seine-Maritime) è stata colmata dalle 4,00 di questa mattina. L'incidente non ha avuto alcuna conseguenza sull'ambiente. Dalle ore 4 di questa mattina non c'è più una fuga al livello del giunto di quella pompa. Questo ritorno alla normalità sul circuito di raffreddamento ha permesso di togliere il piano di mobilitazione interna alle 5,15”. Preceduto appena 24 ore prima da un’altro comunicato, sempre di Edf, che raccontava di un’altra procedura di urgenza per il reattore di un'altra centrale nucleare, quella di Saint-Laurent-des-Eaux (centro), che si è spento automaticamente dopo un «Problema minore» al sistema idraulico. Tanto lavoro e oneri per l’agenzia Asn che dovrà verificare tutto, e che, dopo gli avvenimenti giapponesi, ha decretato lo stop di alcuni investimenti in centrali nucleari sul suolo francese. Oltretutto è tempo di elezioni tra Sarkozy, nuclearista convinto, e il più morbido Hollande, che ha promesso una via d’uscita francese dall’atomo in un tempo che non si riesce a calcolare (sono troppo grandi gli interessi economici che ci girano intorno!). I comunicati ufficiali sono, come sempre, rassicuranti su eventuali rischi di contaminazione della popolazione residente nell’area. Ma secondo Yannick Rousselet, un esperto di nucleare di Greenpeace France, la situazione non è affatto tranquilla: “Il circuito primario è quello che circola nel serbatoio (del reattore), quello che raffredda direttamente il combustibile. Una fuga dal primario è evidentemente molto importante. E' una cosa seria. E' evidente che per il momento non si può dire che sia grave a livello di conseguenze ambientali o di salute esterne perché per il momento non c'è niente. Al contrario, in termini di tipo di incidente, è un incidente grave nel senso della sicurezza . Spero che l'Asn esiga un controllo di tutte le pompe delle centrali nucleari». Non resta a Veronesi e al comitato che spende invano il nome di Galilei che rimettere i sogni nel cassetto e lasciarci godere di una vita senza la spada di Damocle del nucleare penzolare sopra le nostre teste.
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lunedì 2 aprile 2012
NUCLEARE: L'ERBA CATTIVA NON MUORE MAI
E' VECCHIO, RINCOGLIONITO E ROMPE ANCORA IL PROSSIMO. Veronesi sembra bisognoso di quattrini e prebende varie, e si ripropone, come se la volontà popolare fosse solo carta straccia, quale paladino della terza era nucleare italiana, nonostante le prime due siano state sistemate per sempre da due micidiali refernedum. Da Il Fatto Quotidiano:
"È il momento di preoccuparsi per il futuro energetico del nostro Paese. Per farlo, però, c’è bisogno di impostare una strategia energetica a lungo termine, che comprenda anche il nucleare. Parola dell’associazione Galileo 2001 per la libertà e la dignità della Scienza, che in una lettera firmata da 100 medici e scienziati sottolinea il fatto di non avere, in Italia, “un adeguato e convincente piano nazionale di sviluppo energetico (proprio detto da quelli che avrebbero dovuto farlo a suo tempo suona ridicolo, ndr), che tenga conto della necessità di ragionare su tempi strategici affrancandosi da pregiudiziali che possano condannare precocemente progetti lungimiranti”. Secondo l’associazione, di cui il professor Umberto Veronesi è presidente onorario, l’accento posto sulle conseguenze sanitarie e ambientali delle radiazioni è “la dimostrazione di una campagna antinucleare su basi di pregiudizio (anche le vittime dei venti anni seguenti alle bomba di Hiroshima e Nagasaki sono pregiudizi? ndr)”.
Quando si parla di nucleare, o di catastrofi come quella di Fukushima, servono “valutazioni realistiche ed un più attento bilancio, senza connotazioni emotive”, scrivono gli scienziati riuniti in Galileo 2001. C’è bisogno di un’informazione più imparziale, dunque, che smetta di demonizzare l’atomo per motivi ideologici e prese di posizione. A un anno dal terremoto-tsunami giapponese, lamenta l’associazione, si deve “ancora constatare come l’attenzione massmediatica si rivolga sostanzialmente ad una sola delle conseguenze di una immane catastrofe naturale” – la distruzione di 4 reattori di uno dei due complessi nucleari di Fukushima – “con inevitabili ripercussioni sulla percezione pubblica”.
A OLTRE UN ANNO DI DISTANZA DALLA TRAGEDIA DI FUKUSHIMA, I PERICOLI NASCOSTI NEI REATTORI DELLA CENTRALE NON SONO STATI RIMOSSI, E LE CONSEGUENZE DEL RILASCIO IN MARE DI TONNELLATE DI ACQUA RADIOATTIVA NON SONO STATE ANCORA SCOPERTE. IL BUSINESS MILIARDARIO RISERVATO A POCHE PERSONE CERCA DISPERATAMENTE DI RIMUOVERE LA COSCIENZA CIVILE DELLE PERSONE MINIMIZZANDO L'IMMANE DISTRUZIONE CHE PUO' NASCERE DA OGNI IMPIANTO NUCLEARE PRESENTE NEL MONDO.
"È il momento di preoccuparsi per il futuro energetico del nostro Paese. Per farlo, però, c’è bisogno di impostare una strategia energetica a lungo termine, che comprenda anche il nucleare. Parola dell’associazione Galileo 2001 per la libertà e la dignità della Scienza, che in una lettera firmata da 100 medici e scienziati sottolinea il fatto di non avere, in Italia, “un adeguato e convincente piano nazionale di sviluppo energetico (proprio detto da quelli che avrebbero dovuto farlo a suo tempo suona ridicolo, ndr), che tenga conto della necessità di ragionare su tempi strategici affrancandosi da pregiudiziali che possano condannare precocemente progetti lungimiranti”. Secondo l’associazione, di cui il professor Umberto Veronesi è presidente onorario, l’accento posto sulle conseguenze sanitarie e ambientali delle radiazioni è “la dimostrazione di una campagna antinucleare su basi di pregiudizio (anche le vittime dei venti anni seguenti alle bomba di Hiroshima e Nagasaki sono pregiudizi? ndr)”.
Quando si parla di nucleare, o di catastrofi come quella di Fukushima, servono “valutazioni realistiche ed un più attento bilancio, senza connotazioni emotive”, scrivono gli scienziati riuniti in Galileo 2001. C’è bisogno di un’informazione più imparziale, dunque, che smetta di demonizzare l’atomo per motivi ideologici e prese di posizione. A un anno dal terremoto-tsunami giapponese, lamenta l’associazione, si deve “ancora constatare come l’attenzione massmediatica si rivolga sostanzialmente ad una sola delle conseguenze di una immane catastrofe naturale” – la distruzione di 4 reattori di uno dei due complessi nucleari di Fukushima – “con inevitabili ripercussioni sulla percezione pubblica”.
A OLTRE UN ANNO DI DISTANZA DALLA TRAGEDIA DI FUKUSHIMA, I PERICOLI NASCOSTI NEI REATTORI DELLA CENTRALE NON SONO STATI RIMOSSI, E LE CONSEGUENZE DEL RILASCIO IN MARE DI TONNELLATE DI ACQUA RADIOATTIVA NON SONO STATE ANCORA SCOPERTE. IL BUSINESS MILIARDARIO RISERVATO A POCHE PERSONE CERCA DISPERATAMENTE DI RIMUOVERE LA COSCIENZA CIVILE DELLE PERSONE MINIMIZZANDO L'IMMANE DISTRUZIONE CHE PUO' NASCERE DA OGNI IMPIANTO NUCLEARE PRESENTE NEL MONDO.
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