L'importante è che la morte ci colga vivi (Marcello Marchesi)

"L'importante è che la morte ci colga vivi" (Marcello Marchesi)

mercoledì 25 gennaio 2012

BOOM DELLE SPESE MILITARI IN ITALIA. C'E' UN AMMIRAGLIO COME MINISTRO DELLA DIFESA E SI VEDE!

È allarme per le spese militari. A lanciarlo il presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli. “Non ci sono solo gli F-35, che costeranno oltre 15 miliardi, ma l’ultima tranche del programma per i caccia Eurofighter da 5 miliardi. L’acquisto di otto aerei senza pilota, 1,3 miliardi, quello di cento nuovi elicotteri NH-90, per 4 miliardi, l’acquisto di dieci fregate Fremm, 5 miliardi, due sommergibili militari, 1 miliardo, e il programma per i sistemi digitali dell’Esercito che costerà alla fine oltre 12 miliardi di euro”. Per il leader verde, “Quella degli armamenti è una super casta che non solo non fa i sacrifici, ma che vede aumentare sempre i propri profitti”. “Chiediamo al governo di tagliare subito le spese per gli armamenti di almeno 15 miliardi di euro - dice Bonelli - e a Monti di fare quello che la cancelliera tedesca Angela Merkel ha fatto nel 2010, quando la Germania ha tagliato la spesa militare di 10 miliardi”. E non dimentica l’esempio degli Usa, che stanno abbandonando alcuni programmi militari.
La spesa militare pro-capite italiana ha raggiunto la cifra di 598 dollari (circa 463 euro): più di quella della Germania, che si ferma a 550 dollari o del Giappone che arriva a 441. La crisi economica ci dice che un giovane su tre è senza lavoro: “Siamo di fronte a una situazione drammatica che - commenta Bonelli - richiede una immediata inversione di rotta su spese superflue come quelle per gli armamenti. Oggi più che mai è necessario ottimizzare le risorse per dare lavoro ai giovani italiani investendo sulla green economy, sulla difesa del suolo, sull’efficienza e il risparmio energetico.

Il Ministro della Difesa, Ammiraglio Giampaolo Di Paolail ministro della difesa aammiraglio Giampaolo di Paola ...

domenica 22 gennaio 2012

ADDIO PONTE DI MESSINA!

Una delibera dei Cipe ha spostato i fondi non utilizzati dalla società Ponte di Messina e dall'ex governo Berluskazz pari a 1.624 milioni di euro per altri lavori importanti, urgenti e che provocheranno ricadute immediate positive sul Pil nazionale. Il mausoleo del diversamente alto scompare tra i flutti della storia insieme alla sua inutilità. Non bisogna abbassare la guardia, ma per ora una nuova ondata di emigrazione verso il Nord è scongiurata. La realizzazione della struttura avrebbe distrutto infatti l'economia del trasporto gestita dai traghetti, con la conseguente disoccupazione degli addetti del settore, che stante l'incapacità della politica locale di creare posti di lavoro sarebbero stati costretti a prendere la strada verso il Nord o verso le Americhe. Poi ci sarebbe anche il discorso del disastro ecologico che avrebbero provocato... e del disastro economico che una megastruttura sarebbe costata di manutenzione con il pedaggio eventuale (che in Calabria e Sicilia non hanno mai pagato nulla per i servizi) sempre e comunque insufficiente.

giovedì 5 gennaio 2012

CALDEROLI, QUESTO DEFICIENTE CHE LECCAVA IL CULO A BERLUSCONI

ALMENO AVESSE FATTO UNA INTERROGAZIONE PER SAPERE I COSTI DI 5 MINUTI DI BUNGA BUNGA IL DEFICIENTE! ERANO COSI' SICURI DELLA SUA IGNORANZA, CHE L'AVEVANO FATTO MINISTRO DELLA SEMPLIFICAZIONE. QUALSIASI ALTRA ATTIVITA' SAREBBE STATA TROPPO COMPLESSA PER IL SOGGETTO....

Il Presidente del Consiglio ha appreso da fonti di stampa che il Senatore Roberto Calderoli avrebbe presentato in data odierna un’interrogazione a risposta scritta con la quale chiede di dar conto delle modalità di svolgimento della cena del 31 dicembre 2011 del medesimo Presidente del Consiglio.
Il Presidente Monti precisa che non c’è stato alcun tipo di festeggiamento presso Palazzo Chigi, ma si è tenuta presso l’appartamento, residenza di servizio del Presidente del Consiglio, una semplice cena di natura privata, dalle ore 20.00 del 31 dicembre 2011 alle ore 00.15 del 1° gennaio 2012, alla quale hanno partecipato: Mario Monti e la moglie, a titolo di residenti pro tempore nell’appartamento suddetto, nonché quali invitati la figlia e il figlio, con i rispettivi coniugi, una sorella della signora Monti con il coniuge, quattro bambini, nipoti dei coniugi Monti, di età compresa tra un anno e mezzo e i sei anni.
Tutti gli invitati alla cena, che hanno trascorso a Roma il periodo dal 27 dicembre al 2 gennaio, risiedevano all’Hotel Nazionale, ovviamente a loro spese.
Gli oneri della serata sono stati sostenuti personalmente da Mario Monti, che, come l’interrogante ricorderà, ha rinunciato alle remunerazioni previste per le posizioni di Presidente del Consiglio e di Ministro dell’economia e delle finanze.
Gli acquisti sono stati effettuati dalla signora Monti a proprie spese presso alcuni negozi siti in Piazza Santa Emerenziana (tortellini e dolce) e in via Cola di Rienzo (cotechino e lenticchie).
La cena è stata preparata e servita in tavola dalla signora Monti. Non vi è perciò stato alcun onere diretto o indiretto per spese di personale.
Il Presidente Monti non si sente tuttavia di escludere che, in relazione al numero relativamente elevato degli invitati (10 ospiti), possano esservi stati per l’Amministrazione di Palazzo Chigi oneri lievemente superiori a quelli abituali per quanto riguarda il consumo di energia elettrica, gas e acqua corrente.
Nel dare risposta al Senatore Calderoli, il Presidente Monti esprime la propria gratitudine per la richiesta di chiarimenti, poiché anche a suo parere sarebbe “inopportuno e offensivo verso i cittadini organizzare una festa utilizzando strutture e personale pubblici”. Come risulta dalle circostanze di fatto sopra indicate, non si è trattato di “una festa” organizzata “utilizzando strutture e personale pubblici”.
D’altronde il Presidente Monti evita accuratamente di utilizzare mezzi dello Stato se non per ragioni strettamente legate all’esercizio delle sue funzioni, quali gli incontri con rappresentanti istituzionali o con membri di governo stranieri. Pertanto, il Presidente, per raggiungere il proprio domicilio a Milano, utilizza il treno, a meno che non siano previsti la partenza o l’arrivo a Milano da un viaggio ufficiale.


Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/cotechino-lenticchie#ixzz1iZLH076i