L'importante è che la morte ci colga vivi (Marcello Marchesi)

"L'importante è che la morte ci colga vivi" (Marcello Marchesi)

domenica 14 novembre 2010

RICORDATE I 13 MILIARDI INVESTITI IN AEREI DA GUERRA?


Una delle notizie economiche più importanti per i conti pubblici italiani viene non dalle stanze di Palazzo Chigi, ma dalla Casa Bianca degli USA. Infatti Obama proporrà al Congresso la rinuncia all' acquisto di nuovi aerei da guerra d' attacco chiamati F-35 B con una riduzione di spesa in cinque anni di 32 miliardi di dollari. Questo aereo è costruito con la tecnologia Stealth in grado di essere quasi invisibile ai radar, può alzarsi in spazi limitati e atterrare verticalmente, con un budget di costo passato da 50 milioni di dollari a circa 150 nello sviluppo del progetto. Già la Lockheed Martin aveva dovuto subire il ritiro dal progetto del governo inglese : ora la realizzazione dell' aereo sembra entrare in fase di cancellazione. Uno dei segreti meglio custoditi in Italia al limite della disinformazione totale era che il nostro governo si era impegnato ad acquistare modelli di questo aereo per una spesa di 13 miliardi di euro (con la promessa della Lockheed di aprire una fabbrichetta a Varese per 100 dipendenti), e nelle manovre e nei sacrifici proposti agli italiani si tagliavano i posti di lavoro e la dotazione di carta igienica nelle scuole, ma degli aerei non si doveva parlare. Strano, perchè a tutti è chiaro che 130 aerei da guerra di attacco all' Italia (un paese che ripudia la guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali) non servono proprio, nemmeno per combattere la "guerra" irregolare dei Talebani. Forse servirebbero solo a non lasciare la portaerei Cavour senza aerei ... Qui non c'entrano politica e ideologia o un senso discutibile dei doveri internazionali, ma il buon senso del padre di famiglia. Un bell' aiuto a Tremonti che potrà eliminare 13 miliardi di tagli sanguinosi alla Finanziaria in votazione al Parlamento, senza tagliare ulteriormente la spesa sociale.



LEXDC PER www.ilcittadinoonline.it


sabato 13 novembre 2010

VENETO ALLUVIONE E SFRUTTAMENTO MEDIATICO

LA NOTIZIA : ALCUNI AMMINISTRATORI DEL VENETO HANNO CHIESTO AI CITTADINI DI VERSARE IL CANONE RAI SU UN CONTO PER AIUTARE LE VITTIME DELLE ALLUVIONI DELLA REGIONE.



LA RAI CHIARAMENTE RISPONDE PICCHE.



ORA CI SI POTREBBE CHIEDERE RAGINEVOLMENTE SE DI ALMENO ALTRETTANTO DOVESSE FARE DONO CHI, DELL' ESISTENZA DEL CANONE RAI, NE TRAE LINFA VITALE.



MA NESSUNO CHIEDE A MEDIASET DI DEVOLVERE ALCUNCHE' PER I DANNI DEL BACCHIGLIONE ...



LA DISINFORMAZIONE DOVE STA? L' APPELLO DEI SINDACI NON E' CARITATEVOLE, E' DISINFORMAZIONE DI MASSA. SANNO BENISSIMO CHE NESSUNO VERSERA' UN EURO DEI SOLDI DEL CANONE TV, PERCHE' QUELLO DEL 2010 E' GIA' STATO PAGATO E QUELLO DEL 2011 VERRA' PAGATO A FEBBRAIO PROSSIMO.



CERCAVANO LA PUBBLICITA' GRATUITA PER INGANNARE I LORO GONZI, QUELLI CHE GLI HANNO DATO IL VOTO.

venerdì 12 novembre 2010

IL RITORNO DEL PRESIDENTE DEL CONIGLIO

DA SEUL. IL NOSTRO NON INVIATO (NON CE N'ERA BISOGNO PER SAPERLO). ILPRESIDENTE DEL CONIGLIO FUGGE DAL G20 SENZA OTTEMPERARE ALLA CONFERENZA STAMPA. MANCANDO LA CLAQUE DEI GIORNALISTI DEL REGIME PUBBLICITARIO, RIMANEVANO SOLO LA COLLEGA DEL TG3 - QUELLO CHE NON ESISTE, SECONDO LE COMICHE FINALI DEL DIVERSAMENTE CORRUTTORE - E I GIORNALISTI STRANIERI CHE, COME SI SA, NON SI FANNO IMPRESSIONARE DALLE MINACCE DEL REGIME PUBBLICITARIO.



QUINDI DOMANDE SCOMODE, NESSUN AMMICCAMENTO, E PER GIUNTA NON CAPISCONO NEMMENO LE BARZELLETTE IN ITALIANO!



LA TECNICA DEL CONIGLIO IMPRESSIONA GLI ALTRI CAPI DI STATO, PERCHE' E' UNA TECNICA NON CONTEMPLATA DAI MANUALI DI POLITICA DELLE DEMOCRAZIE OCCIDENTALI, DALLE QUALI INFATTIO SIAMO ESCLUSI!



SE SI DIMETTE RIPARTONO I PROCESSI A SPRON BATTUTO, EVIDENTEMENTE. NON SI DIMETTE NEMMENO SE SI PRESENTA CON LA CAMIONETTA BLINDATA BERTOLASO INSIEME ALLA CRICCA DI COMANDANTI E SODALI DELLA PROTEZIONE (IN)CIVILE.



FUGGE INSIEME, E QUESTA E' LA NOVITA', A SUPERCIUK TREMONTI. CHISSA' SE E' PRESAGIO DI QUALCHE BUONA NOTIZIA PER GLI ITALIANI ...

lunedì 8 novembre 2010

L' ITALIA NON E' UN PAESE PER GIOVANI, MA NEMMENO PER CINQUANTENNI!

ECCO IL TESTO DELL' ARTICOLO PUBBLICATO OGGI SU www.ilcittadinoonline.it  A PROPOSITO DELLA NOMINA DI VERONESI A PRESIDENTE DELL' AGENZIA DELLA SICUREZZA NUCLEARE ITALIANA.


Di LEXDCSIENA 



SIENA. Dalle "pagine" di questo quotidiano on line è arrivata la notizia che il famoso oncologo Umberto Veronesi è stato nominato presidente della nuova authority: l'Agenzia per la Sicurezza Nucleare. Chiara la volontà del governo di comprarsi la benevolenza dell'opposizione PD nominando un suo senatore che, bontà sua, ha dichiarato di provvedere quanto prima alle dimissioni dal ruolo di parlamentare (e facendo contemporaneamente la professione di medico, mi sembra che ne voglia far troppe). Questo baldo giovanotto è nato a Milano il 28 novembre 1925, e anche se nel suo campo è una autorità mondiale, non mi sento di accreditare un ottantacinquenne (forse ancora abbastanza sveglio) per il compito di vigilanza sull'atomo, che per legge è addirittura indispensabile e propedeutico alla realizzazione del secondo programma nucleare italiano così caro a Berlusconi.



Una delle espressioni sull'argomento di Veronesi è stata "I nuovi reattori sono bellissimi, potenti e non c'è alcun dubbio sulla loro sicurezza". Evidentemente nessuno ha avvertito il vegliardo che al mondo non esiste alcuna centrale nucleare funzionante con il sistema francese EPR di terza generazione, che le strutture sono tutte in costruzione con ritardi pesanti nella consegna proprio a causa delle incertezze sulla sicurezza degli impianti. Ancora egli afferma "ci vorranno quattro anni per avere la primissima attività degli impianti". Forse qualcuno dovrebbe dirgli di andarci piano, visto che i tempi incerti di Flamanville in Francia e di Olkiluoto in Finlandia già sfiorano i due lustri. Addirittura l'illustre professore ha dichiarato tempo fa al Corriere della Sera "E' l' alternativa più valida al petrolio, che è altamente inquinante ed è causa di conflitti sanguinosi, oltre che di episodi disastrosi per l'ambiente e la salute...". Il giornalista del quotidiano milanese è rimasto in silenzio, forse sgomento. Sarà bene che qualcuno spieghi a Veronesi che col petrolio si mandano avanti principalmente le automobili, quelle che non possono sfruttare l'elettricità prodotta col nucleare e che le devastazioni che impone lo sfruttamento dell'uranio sono meno conosciute ma non meno gravi di quelle originate dal petrolio, mentre di quelle provocate dalla radioattività siamo tutti, purtroppo, a conoscenza diretta, come le numerose famiglie toscane che hanno ospitato bambini provenienti da Chernobyl per vacanze disintossicanti possono testimoniare. Stiamo parlando proprio di quelle vacanze proibite dalla Bielorussia nel 2009, così si cancellerà la memoria di quello che molti di noi hanno visto senza essere andati fin lassù.



 


Tornando a casa nostra, è evidente che l' Italia non è un paese per giovani, ma credetemi, nemmeno un paese per cinquantenni. Un anno dopo la nomina di Sergio Zavoli, classe 1923, alla presidenza della Vigilanza Rai (ente in cui la presidenza spetta di diritto all' opposizione), sembra di poter affermare che almeno il governo ha una predilezione per gli ottuagenari dell'altro schieramento. Che abbiano riflessi lenti?


domenica 7 novembre 2010

FALLIMENTO DELLA SOCIAL CARD

TESTO DELL' ARTICOLO RIGUARDANTE IL FALLIMENTO TOTALE DELLA SOCIAL CARD CHE TROVERETE SU

www.ilcittadinoonline.it :



La legge 6 agosto 2008 n. 133 istituiva un Fondo speciale chiamato dal minIstro Tremonti "carta acquisti" e divenuto popolare col nome "social card". Una carta di credito prepagata e "anonima" che doveva garantire la non disprezzabile cifra, per un vero bisognoso, di 40 euro mensili da spendere in negozi convenzionati col governo e finanziata con fantasia dal governo grazie a fantomatiche riscossioni surplus delle agenzie, dal recupero di somme di aiuti di stato incompatibili, da somme versate spontaneamente da imprese operanti nel settore energetico, dal finanziamento dello Stato. Ora voglio scommettere un centesimo che nessuno dei miei tre lettori si prende la briga di leggere i resoconti degli ordini del giorno della XII Commissione Permanente Affari Sociali della Camera dei Deputati. Qeusto di seguito è quanto hanno scritto di loro pugno i nostri deputati nella seduta del 27 ottobre scorso che spulciavano la legge di Bilanci di previsione 2011-2013 : "...la legge 6 agosto 2008, n. 133, prevede, all'articolo 81, comma 32, la concessione, ai residenti di cittadinanza italiana che versano in condizione di maggior disagio economico, di una carta acquisti, del valore di 40 euro al mese (cosiddetta social card) utilizzabile per il sostegno della spesa alimentare e al pagamento delle bollette energetiche nonché alla forniture di gas, con onere a carico dello Stato; si tratta di uno strumento utile per molte famiglie che vivono in condizione di disagio. Infatti l'Istat nel suo rapporto annuale sottolinea che le famiglie in condizioni di povertà relativa sono 2 milioni 657 mila e rappresentano il 10,8 per cento delle famiglie residenti; si tratta di 7 milioni 810 mila individui poveri, il 13,1 per cento dell'intera popolazione. Ma le condizioni peggiorano tra gli operai e nel Mezzogiorno dove vive in condizioni di povertà oltre una famiglia su 5 (il 22,7 per cento); invece 1.162 mila le famiglie in condizione di povertà assoluta per un totale di 3 milioni e 74 mila individui (il 5,2 per cento dell'intera popolazione);

dalla legge di Bilancio di previsione 2011-2013 si evince che non risulta alcun stanziamento a favore della carta acquisti addirittura il Fondo di cui il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 è privo di risorse ..." Capite, i nostri deputati prendono atto del fallimento della tanto strombazzata Social Card, della panacea di tutti i mali derivanti dalla povertà e chiedono al ministro del Tesoro, all' inventore della carta acquisti, di ripensarci! eppure la carta acquisti era stato un investimento gravoso per il governo. Mastercard per la produzione fisica della tessera, la provvigione all' esercente, Poste Italiane per le lettere di consegna, la commissione ricarica, erano costate allo Stato circa otto milioni di euro, stime fornite da terzi come
www.lavoce.info, naturalmente, perchè Tremonti sull' argomento era stato evasivo a suo tempo. Ora il Fondo è privo anche dei finanziamenti delle imprese energetiche del paese e le spese sostenute dal governo sono andate a ricche imprese e non ai poveri, che seppur stimati in 3 milioni dalla Commissione, non ci è dato sapere a quanti di loro sia arrivata a casa una carta funzionante. Oblio totale.